- Organizzazione e struttura.
In conformità con la decisione assunta dal Consiglio dell’Ordine di Trento, di affidare formalmente e sostanzialmente alla Scuola Forense competenza complessiva sulla formazione e l’aggiornamento, la Scuola Forense dell’Ordine degli Avvocati di Trento è stata opportunamente riorganizzata e ristrutturata al fine di poter svolgere in modo efficiente ed esauriente tali compiti.
Si evidenziano di seguito quindi le necessità di tipo regolamentare; organizzativo e strutturale alle quali occorrerà porre mano.
a) ORGANIZZAZIONE. L’organizzazione dei corsi della Scuola Forense è stata rivista con l’obiettivo di aumentare il monte ore della didattica e permettere lo svolgimento del corso nell’ambito del periodo dei 18 mesi di tirocinio. Conseguentemente e in aderenza con gli indirizzi stabilito dal Consiglio dell’Ordine l’obbligo di iscrizione e frequenza scatterà per tutti i praticanti (salvo gli esentati ex lege) già dal primo semestre di iscrizione nel Registro. Il corso è strutturato in un modulo unico della durata indicativa da febbraio ad ottobre.
b) STRUTTURA. La Scuola Forense per quanto sopra ha avuto necessità di una radicale ristrutturazione a tutti i livelli a partire dalla realizzazione di un progetto di informatizzazione e che costituisce una chiave di volta del nuovo progetto – funzionale e didattico – della Scuola. Il numero massimo gestibile di allievi viene valutato in circa 40 unità. Anche in relazione alle nuove esigenze informatiche e di aumento dell’impegno didattico si è reputato indispensabile l’incremento da 2 a 3 del numero dei tutores. La Scuola Forense sarà strutturata secondo l’ipotesi di organigramma. La maggiore complessità organizzativa ha suggerito di individuare un Vice Direttore con competenza anche sulla gestione amministrativa e la costituzione di un Comitato di Direzione , che si occuperà anche della programmazione scientifica e della gestione didattica unitamente ai tutores ed a una Commissione correzioni e verifiche per le correzione delle esercitazioni e per le verifiche intermedie e finali.
- Sede
La Scuola Forense di Trento ha una nuova sede didattica a Trento. Il Consiglio dell'Ordine di Trento ha infatti posto a disposizione della Scuola un nuovo locale ove potranno essere svolte in modo efficiente tutte le attività didattiche. La sede è centralissima con l'ingresso dalla
Via Carlo Dordi n. 8, I piano. Varcato il cancello, entrare dall'ultima porta sulla sinistra e salire le scale al primo piano. Per visionare direttamente l'accesso cliccare diretta
qui.
- Didattica, frequenza, controlli, esercitazioni e verifiche,
L’impostazione didattica e le finalità della Scuola seguiranno quella metodologica, casistica e retorica forense sin qui adottata ed attuata con successo e soddisfazione nei corsi precedenti. E’ stata confermata la indispensabile collaborazione con il CERMEG.
Si valuta indispensabile una gestione responsabile e responsabilizzante dei Corsi per praticanti; ciò implica un rigoroso controllo della regolarità della frequenza e del rendimento.
Si ritengono altresì indispensabili le verifiche intermedie e finali (con il rilascio di un attestato di idoneità/inidoneità che il praticante dovrà al COA insieme agli altri titoli, al fine della valutazione della richiesta del certificato di compiuta pratica.
- Rapporti con l’esterno,
La Scuola Forense di Trento si pone l’obiettivo di incentivare i rapporti con la Scuola Superiore dell’Avvocatura, con le altre Scuole Forensi che adottano impostazioni simili (Belluno, Verona, Bolzano, Pordenone, Verona) e con l’Università degli Studi di Trento (presso la quale dovrà incentivarsi anche l’azione di orientamento e informazione degli studenti di giurisprudenza).
La Scuola Forense intende promuovere anche i rapporti con la collettività attraverso iniziative didattiche, di aggiornamento degli Avvocati e progettuali, finalizzate a sottolineare il ruolo costituzionale dell’avvocatura e la sua intensa attività di responsabilità sociale (C.S.R.)., in conformità alla dichiarazione (i part. punto V) approvata dal CNF in data 16.11.2012.
5. Considerazioni finali
La complessità dell’attuale momento di grande trasformazione anche per la nostra professione, – nella consapevolezza che occorrerà del tempo per mettere a punto il meccanismo - evidenza la necessità di operare con spirito di adattamento, iniziativa e capacità prospettiche nell’area della formazione e dell’aggiornamento.
La centralità di tale compito assume per gli Ordini territoriali un valore strategico sempre maggiore sia per l’importanza del compito culturale, sia per l’investimento nella crescita delle nuove generazioni dell’avvocatura e nell’adeguamento di tutti gli iscritti alle esigenze dell’oggi e alle sfide del domani